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Il Patrono

Ultima modifica 28 marzo 2022

Nel vigente Statuto del Comune di Isernia si legge che «Patrono della città di Isernia è San Pietro Celestino, la cui festività religiosa e civile è fissata per il giorno 19 maggio».

In realtà, si tratta d’un patrono quanto meno controverso, in ragione del fatto che copiosa documentazione assegna tale ruolo a san Nicandro (in unione coi santi Marciano e Daria).

Giambattista Masciotta (Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. 3°), scrivendo di Isernia, asserisce correttamente che «i patroni comunali sono i SS. Nicandro, Marciano e Daria, la cui festa ricorre annualmente il 17 giugno». Concorda con loro Antonio Mattei (Storia di Isernia, vol. 3°) che afferma: «San Nicandro è patrono principale; S. Pietro Celestino è patrono secondario insieme ai SS. Medici e a S. Barbara».

E nei secoli passati la situazione era la medesima. Nel seicento, Gio.Vincenzo Ciarlanti (Memorie historiche del Sannio, p. 152) attestò come i santi Nicandro e Marciano fossero stati «presi per protettori da Venafro, Isernia».

In tempi recenti la curia isernina ha ribadito la circostanza. In un annuario (La Diocesi di Isernia-Venafro nel 1987), alla voce “I Nostri Santi e i Nostri Patroni”, si legge che «S. Pietro Celestino V papa è Patrono secondario di Isernia». La stessa pubblicazione, nella parte riguardante la chiesa di san Pietro Apostolo, individua nei «SS. Nicandro, Marciano e Daria» i «Patroni della città e diocesi».

 
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